Da
un anno l’ateneo è proprietario del bar: l’affitto sarà
destinato a finanziare due borse di studio annuali di studenti
meritevoli. Quando vi capiterà di prendere un caffè allo storico
bar Mulassano, in piazza Castello, sappiate che senza saperlo state
dando una mano a un giovane e brillante medico dell’Università di
Torino. E che l’affitto di quei locali finisce tutto alla facoltà
di Medicina, da un anno proprietaria del caffè, che lo utilizza per
finanziare due borse di studio annuali al dipartimento di Scienze
mediche. È una storia da libro «Cuore», frutto della generosità
del professor Gianluigi Turco, ordinario di Medicina nucleare, morto
nel 2006, e di sua moglie Simonetta Maria Cuomo, mancata l’anno
scorso. Hanno lasciato tutti i loro averi all’ateneo. Con una
raccomandazione: usate il denaro per aiutare gli studenti meritevoli.
E così ha fatto la facoltà di Medicina che ai coniugi intitolerà
il neonato super corso che ogni anno coinvolge dieci studenti molto
promettenti: corsi specifici, laboratori, ricerca e tasse pagate.
Un’iniziativa voluta dal preside Ezio Ghigo, ma che sarebbe stata
dura finanziare di questi tempi. Finché è arrivato un regalo
inatteso.
Per
informazioni ulteriori visita la pagina dedicata!
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